Poesie


il ragazzo voleva partire
alla ricerca dell'altrove
così un giorno disse addio
con le lacrime appese
sul viso a seccare
si caricò sulle spalle
il mare e le colline
la mota della palude
le sponde argillose
delle bocche d'Ombrone
nascose negli occhi
il frusciare dei pini
e l'odore della resina
prese tra le mani
un pugno di terra rossa
nascose nel cuore
le poesie a braccio
dei poeti della Steccaia
pescatori di pensieri
orfani di pesci argentati
predatori di fiume
fece un fascio degli sguardi
dei silenzi e dei gesti
delle parole che le ragazze
fiatavano al vento
giocando con le nuvole
quel giorno il ragazzo
tentò anche di ghermire
qualche raggio di sole disperso
voleva fuggire lontano
ma erano troppe le cose
affastellate sulle spalle
le parole che lo fasciavano
i silenzi che lo avvolgevano
gli sguardi delle ragazze
che avvampavano la pelle
come ortiche amare
le nuvole che creavano parole
si incollavano ai pensieri
e tutto era una grande fune
che legava perfino le onde
e il raggio verde sul mare
e le grida delle procellarie
e i versi dei poeti ubriachi
e le lune di notti lontane
e le stelle di San Lorenzo
e i butteri con la lunga canna
che spingevano la fine del giorno
verso la notte gia' annunciata
da un palpitìo di stelle.

























Data: novembre 2014




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